E sì sono perlomeno maturo, se non proprio anziano. Sono cresciuto cantando, tra le altre, anche una canzone come “Un giorno credi” di Bennato.
“Un giorno credi di essere giusto
e di essere un grande uomo
in un altro ti svegli
e devi cominciare da zero.”
Cantavamo il refrain ma da, giovani, poco meno o poco più di diciottenni ci fermavamo alla nostra personalissima, collettiva o individuale, lotta contro le ingiustizie, al pensare di sentirci portatori di giustizia in un mondo che non lo era affatto. Da più maturi ci si sveglia è a stento si ha voglia di ricominciare da zero ogni santo giorno. Più recentemente è arrivato a descrivere il mio sentimento all’alba (ma anche all’imbrunire) un cantautore, che per me è stata una vera scoperta, Brunori Sas:
“Te ne sei accorto, sì
Che parti per scalare le montagne
E poi ti fermi al primo ristorante
E non ci pensi più
[…]
Te ne sei accorto no
Che non c’hai più le palle per rischiare
Di diventare quello che ti pare
E non ci credi più”
Quanto è vero quello che dici!
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Grazie.
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Molto interessante!
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